1 – INTERVISTA A ENRICO PREZIOSI

di PAOLO OROFINO

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In occasione della ripresa del campionato da primi in classifica, abbiamo intervistato il Presidente Enrico Preziosi. Della serie, da numeri uno a numero uno..


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Buongiorno Presidente, anzitutto come sta?

Buongiorno a lei, sto benissimo, gli anni passano, ma sono sempre sul pezzo.

Il calcio sta cambiando rapidamente, le piace la strada che sta prendendo o rimpiange il calcio del passato?

No assolutamente no, non mi piace, questo non è più il mio calcio, ne sono uscito, perché oggi è solo business. Rimpiango quello del passato, romantico, quello fatto con meno schizofrenia, fatto con meno interessi, quello di oggi è fatto da gente, che forse, non ha nulla a che vedere con lo sport.

L’FBC SARONNO CALCIO 1910 ha vissuto con lei gli anni più belli, la serie C, che ricordi ha? 

Il SARONNO è’ stata la prima società di calcio di cui mi sono innamorato, ho ricordi bellissimi, ci penso con molto affetto. Abbiamo avuto grandi soddisfazioni, l’abbiamo preso dai dilettanti, l’abbiamo portata in serie C, con tanto lavoro, fino ai play -off per la serie B. Poi c’è il ricordo meno piacevole, la sconfitta con il Carpi, che ha interrotto il sogno. 

Ricordo la nostra passione e l’affetto della gente di Saronno per la squadra, per i propri colori, indimenticabile, una bellissima esperienza.

In quegli anni avrebbe immaginato di poter arrivare ai grandi traguardi che hanno contraddistinto la sua carriera?

No, non immaginavo cosa mi avrebbe riservato il futuro, sicuramente avevamo voglia, passione, abbiamo investito molto per raggiungere quei risultati, ma tutto questo riguarda il passato, a me interessa cosa sto facendo oggi e cosa farò domani. Non mi piace pensare ai miei meriti e ai miei demeriti, mi piace affrontare la vita così com’è e quello che mi presenta davanti ogni giorno.

Ci può raccontare qualche aneddoto, di qualche persona che le è rimasta nel cuore?

Ricordo il nostro tuttofare, Ambrogio Panzeri, una persona splendida, che aveva un grande attaccamento alla squadra, alla società, ricordo i volti di quelle persone che venivano al campo per passione e non per i soldi, sempre pronti a dare una mano. Ricordo i play off a Lumezzane, dove abbiamo vinto una partita rocambolesca, quando siamo passati dalla C2 alla C1. Dopo quella partita ricordo la felicità autentica che provavo tornando a casa. Proprio in quella partita, se ci penso, rivedo il nostro portiere, Spinelli, l’arbitro ci fischia il rigore, fiato sospeso, Spinelli para! Emozioni pure che non posso dimenticare.

 Spinelli ha lavorato quasi 10 anni con me al Genoa, oggi quel portiere lavora al Paris San Germain. Sono ricordi molto piacevoli.

Finalmente dopo tanto tempo il Saronno è primo in classifica nel campionato di promozione, non è mai facile anche nelle serie minori, questo è un concetto che talvolta viene dimenticato.

In qualsiasi serie è sempre difficilissimo, quando succede,  quando si è primi in classifica, ci sono sempre dei meriti precisi, della società, dei calciatori, dei mister, non si vice mai da soli. Questo a me fa piacere, e anche se la promozione non è un gradino cosi alto nel calcio, è dalle fondamenta che si costruiscono anche i grattacieli e si scalano piano per piano. 

Io spero che il Saronno resti ai vertici della classifica e che continui magari a scalare altre posizioni.

Quale consiglio si sente di dare ad un dirigente oggi e in particolare al Direttore Generale dell’FBC Marco Proserpio che è arrivato da questa stagione al Saronno?

Intanto molto lavoro evidentemente è stato già fatto, gli auguro anzitutto di continuare così. 

Il mio consiglio è di occuparsi quotidianamente di tutte le persone che portano valore nella società, dello spirito della squadra, dello stare insieme, di condividere le difficoltà come i successi, di tenersi accanto le persone che danno il loro contributo con forza e passione anche con piccoli compensi. Lo stare insieme è molto importante, perché fa si che poi una squadra arrivi in alto. Ripeto non si vince mai da soli, una squadra di calcio è fatta dalla persona che sistema il campo come dal mister che guida la prima squadra. I consigli sono questi, ma probabilmente non ne avrà bisogno.

È un calcio minore ma i valori in gioco, l’amore per la squadra sono sempre gli stessi, lo sa che negli uffici dell’FBC SARONNO CALCIO 1910 ci sono le sue foto? 

Questo mi fa piacere, li ero più giovane sicuramente, sono passati moltissimi anni. Fare un salto nel passato è sempre piacevole, specie in una società dove ho lasciato bei ricordi, sono contento, un pezzetto di cuore è sempre rimasto lì. Quando passo dall’autostrada per Saronno, ricordo la città, le domeniche, ricordo lo stadio, la gente, penso a quegli anni con piacere, mai con rammarico come invece è successo in altre occasioni.

Il Saronno ha una tifoseria che ha sempre sostenuto  la squadra con passione e un amore sconfinati, gli ultras hanno seguito i colori bianco celesti sempre, senza mai tirarsi indietro, cosa vuol dire questo per una squadra?

E’ la testimonianza che una città si rappresenta anche attraverso i propri colori, che il calcio è socialità, un veicolo verso la propria gente, un modo per riunire le persone, le famiglie. 

 L’attaccamento alla squadra è importante in tutte le categorie, I saronnesi hanno sempre seguito la squadra, la curva veniva sempre anche in trasferta, aiutandola a vincere, seguendola con grande passione. Faccio un applauso agli ultras, che non si sono mai scoraggiati e che sosterranno sempre il Saronno con grande amore, come hanno fatto in passato, che sono lì per aiutare la squadra e la società, magari, perché no, anche ad arrivare ad obiettivi anche più importanti.

Domenica, oggi, riprende il campionato, cosa si sente di dire ai ragazzi e a mister Tricarico che stanno dando tutto se stessi per il Saronno, per spronarli a confermarsi.

Direi che arrivare primi in classifica è sempre un fatto straordinario, ma mantenere la posizione è ancora più difficile, quindi gli dico “FORZA RAGAZZI, CONTINUATE COSI, DIFENDETE CON TUTTE LE VOSTRE FORZE  QUELLO CHE VI SIETE GUADAGNATI, se siete li è perché ve lo siete meritati, con coraggio, CON SACRIFICIO e con il massimo impegno”

Possiamo sperare di vederla allo stadio Colombo Gianetti, per tifare ancora per i colori bianco celesti insieme alla gente che li ama? 

Assolutamente si, quando sarò invitato verrò senz’altro alla prima partita in casa.

Allora Presidente, consideri l’invito già fatto!

Un grande in bocca al lupo al SARONNO.

Grazie Presidente !

Paolo Orofino

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